‘Zia Virginia’ in ‘Momenti di essere’ racconta della sorella Vanessa al nipote Julian e descrive il ‘mosaico della vita’. Per ViWoP legge Noemi Veneziani.

‘Zia Virginia’ nel trattato autobiografico ‘Momenti di essere’ si rivolge al nipote Julian, primogenito della sorella maggiore Vanessa, raccontando di com’era la madre da bambina. Ma la scrittrice inglese non manca mai di astrarre dal particolare all’universale, riflettendo sulla vita. Che descrive come un mosaico.



Di seguito il testo dello stralcio gentilmente letto per ViWoP da Noemi Veneziani:

“Tua madre [Vanessa Bell] nacque nel 1879, ma di quell’epoca non so dirti nulla, perché mi ci saranno voluti sei anni almeno prima di capire che era mia sorella. Una fotografia ci potrà dire meglio di tutti com’era tua madre allora, e il viso in questo caso dice molto anche del carattere. Osserva l’espressione dolce, sognante, quasi malinconica degli occhi; e forse non è solo fantasia scorgervi un soppesare e un respingere, quasi già allora ponderasse le cose che vedeva e non sempre vi trovasse ciò che cercava. Ma certo sarebbe pura invenzione immaginare che la tendenza fosse in qualche modo conscia, a quell’età. Quanto al resto, una madre che scrutasse quel faccino si sentirebbe battere il cuore ai tesori già promessi alla sua bambina, ché era destinata ad avere grande bellezza. E in questo caso quella madre proverebbe nel cuore anche tenera gioia, e divertito affetto, perché già la sua bimba prometteva di essere onesta e amorevole; di già, mi hanno detto, sapeva badare alle creaturine più piccole di lei, già insegnava a Thoby l’abc, e cedeva al fratellino il poppatoio. E il modo come Thoby stava sul seggiolone le pareva della massima importanza, e pregava la Signorina di legarlo per bene prima di dargli la pappa da mangiare. La mamma guardava e sorrideva in silenzio.
[…]
Se cerco di vedere com’era tua madre, mi rendo conto con maggiore chiarezza come la vita di ciascuno sia un mosaico di pezzi e come per capire una persona occorra considerare come un pezzo sia compresso e l’altro incavato e un terzo si espanda, e nessuno sia realmente isolato; perciò mi immagino che ci furono molti motivi allora perché tua madre si mostrasse un po’ diversa da com’era. Vivevamo in uno stato di crescita ansiosa: la scuola, le pagelle, la professione da scegliere, per i più grandi il matrimonio, libri da pubblicare, i conti, la salute – il futuro era sempre troppo vicino e troppo incerto per consentire l’espressione serena di sé. E tutte queste attività caricavano l’aria di emozioni personali e spingevano anche i bambini, e certamente la «maggiore», a sviluppare un lato troppo presto. Aiutare, fare qualcosa, questo occorreva, non già frapporre malsicuri desideri, irrilevanti e forse costosi.
Sicché tua madre, la cui visione pareva per certi versi così limpida, si assunse l’onere di essere, come si dice, una persona «pratica», benché un prodigo talento per perdere ombrelli e dimenticare messaggi mostrasse come la natura talvolta si diverta a irridere la finzione. Ma possedeva una forza che non era finzione e veniva probabilmente riconosciuta da quanti le davano fiducia: si può chiamarla accortezza, o buon senso, o, meglio forse, onestà intellettuale. Se pure non vedeva tutto, non vi vedeva tuttavia ciò che non c’era.”

[1] Scritto indirizzato al nipote Julian Bell, primogenito di Vanessa. 1907


Questo brano, letto da Noemi Veneziani, è tratto da:

Momenti di essere”. Schizzi autobiografici
Moments of Being
– Uno schizzo del passato
Virginia Woolf
Traduzione di Adriana Bottini
Edizione a cura di Liliana Rampello
Ponte alle grazie
Collana Scrittori 95
novembre 2019
Prima edizione italiana 1977 (la tartaruga Edizioni)
In copertina: Virginia Woolf, Hulton Archive, George C. Beresford


Noemi Veneziani (1991), bibliofila e blogger, dopo aver conseguito la laurea in Filosofia nel 2015, ha continuato a dedicare alla propria passione per i libri i ritagli di tempo che riusciva a ricavarsi tra casa e lavoro.
Da settembre 2019 ha deciso d’impegnarsi totalmente alla realizzazione del proprio interesse per l’editoria.
Al momento, oltre che a curare il suo blog personale (bibliomemi.com) è articolista per il blog di Maremagnum.com.
Nel gennaio 2020, in occasione dell’ultima edizione del Salone della Cultura di Milano, è stata relatrice alla conferenza Donne bibliofile: una passione in crescita – accanto a Chiara Nicolini (Capo Dipartimento Libri della Pandolfi Casa d’Aste), Laura Bartoli (esperta e traduttrice di Charles Dickens) e Cristina Balbiano d’Aramengo (restauratrice e legatrice di libri).

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