Vive di intense emozioni la ragazza ritratta da Laura Scandurra: è il mare a darle rifugio da un mondo plasmato dagli uomini. Italia, 2020

Internet – letteralmente “reti interconnesse”
Occhi vuoti dietro uno schermo che ci collega a questa rete fittissima di informazioni e ci scollega dalla realtà; una realtà la nostra spesso intrisa di negatività e cattiveria, troppo spesso siamo la causa del nostro male, la nostra stessa rovina, ma lo ignoriamo.
Vivere in quella piccola casa in un paesino silenzioso, baciato dal mare, le permetteva di staccarsi da quella realtà. Le bastava guardare fuori per immaginare una nuova storia. Quanto c’era da raccontare, storie di vita dietro ogni porta; un viso nell’ombra all’angolo di una stradina, un bimbo che ride, un uomo a pesca sul molo, un anziano seduto ai piedi di un albero che riflette con gli occhi pieni di ricordi.
In quel piccolo borgo il tempo sembrava essersi fermato. Un tramonto diventava qualcosa di magico, l’alba toglieva il fiato! Ogni cosa in quella splendida cornice era per lei fonte di ispirazione.

La rivelazione

Con la sua immaginazione poteva riempire interi capitoli, ma chi li avrebbe letti…
Preferiva costudire dentro di sé quei pensieri, la timidezza aveva la meglio sul talento. Tutto rimaneva celato in un angolo nascosto, a metà tra mente e cuore.
La sua insicurezza era parte di lei. Lo riteneva un difetto, ma in realtà era la sua più grande forza.
Fermarsi ad osservare in silenzio. Saper ascoltare, andare oltre quello che vede chiunque. “Sentire” la realtà per quella che è. Costruirla nei propri occhi come un puzzle. Vivere di quelle sensazioni.
Quel paese cosi piccolo che profumava di mare, il vento fresco di marzo, bianchi guardiani con le ali posati su i tetti, le prime rondini ad annunciare la stagione. Lo sfondo perfetto per sognare ad occhi aperti.
Quella mattina si sveglió tra sogno e realtà. Prendeva forma il ricordo di un sogno meraviglioso, una rivelazione. L’emozione era cosi intensa da non poter rimanere nascosta. Non quella volta.
Ripercorreva ogni singolo istante a rilento, fotografando ogni attimo
– il profumo del caffè nell’atrio, voci in lontananza, un aquilone in volo tra i pini del parco, un saluto, una stretta di mano, Il valore delle piccole cose.

Pervasa da un’ondata di vita

Qualche passo e il paesino era gia lontano, sembrava un quadro.
Il sole caldo, l’aria di primavera, il ciglio della strada ricoperto di fiori; quel profumo di vita ad ogni respiro le riempiva i polmoni e il cuore.
Si intravedeva la spiaggia. Gli scogli illuminati erano quasi accecanti. Il suono delle onde, una barca all’orizzonte.
La percezione era tangibile. Poteva sentire la brezza sul viso che le spostava i capelli mentre scivolava lungo il sentiero circondato dalla sabbia. Il silenzio assordante della natura, la vita silenziosa e inarrestabile che la circonda.
Il mare era come un richiamo, la sua fonte di libertà, il distacco da un mondo plasmato dagli uomini, un modo di vivere che non capiva, al quale sentiva di non appartenere.
Si lasció andare tra le onde e finalmente tutto ebbe senso. Era lei in tutta la sua espressione, circondata dall’acqua, come a sentirsi protetta da una forza invisibile. Un’ondata di vita la pervase portandola al sicuro in quell’angolo perfetto lontano e irragiungibile agli altri. Era libera.
Quella mattina si sveglió col mare negli occhi.
Adesso era lei il sogno e quel giorno lo rese realtà

Prese un foglio e si mise a scrivere.


Laura Scandurra, 30 anni, da due è mamma a tempo pieno. Ha la passione nascosta per la scrittura che in questo periodo di cambiamento e nuova scoperta di sé, si e’ amplificata.


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