Il progetto dà voce alle donne: tante le storie al femminile e i percorsi con le scuole che hanno portato a sei nuove intitolazioni di luoghi dedicati a Virginia Woolf in tutta Italia

Oggi, 27 ottobre 2021, è  il compleanno del Virginia Woolf Project e noi facciamo gli auguri a tutte voi donne, sia che abbiate già fatto parte del progetto, sia che vi farete presto coinvolgere.
Perché  il Virginia Woolf Project siete voi tutte.

Virginia Woolf Project compie 2 anni, auguri a tutte voi!

A noi, Giulia e Laura, che ne siamo le ideatrici e coordinatrici, piace descrivere così il Virginia Woolf Project: lo scopo è realizzare un puzzle che sia l’immagine composita di come siamo noi donne della nostra epoca. E ciascuna di voi, con la propria storia, è una tessera indispensabile per comporre questo grande affresco.

Perché  Virginia Woolf?

La scrittrice, saggista e pensatrice inglese, che con le sue opere ha cambiato i canoni della letteratura moderna, del pacifismo e del femminismo (quello ‘della differenza’), per prima ha evidenziato la mancanza di una storia delle donne: nei libri si trovavano e si trovano ancora oggi solo, o in grande misura, racconti di vita degli uomini.
Virginia Stephen Woolf non parlava della Storia di Regine o Scienziate o di quelle poche  che, pur crescendo in una società patriarcale, si sono sapute distinguere,  bensì della storia, quella con la s minuscola,  di donne di ogni luogo, età,  appartenenza sociale. Perché nella storia particolare di ogni figura femminile è possibile leggere tra le righe quali dettami sociali, stereotipi ne abbiano condizionato la vita.

Il diario di una giornata

Non avete mai letto Virgina Woolf o non avete mai scritto un racconto? Non importa.
Il Virginia Woolf Project non è un concorso letterario. Inserite la vostra storia/tessera perché il puzzle non abbia spazi vuoti.
Potete raccontare, con parole semplici per iscritto, ma anche in un breve video o audio fatto col cellulare, la vostra giornata con un’occhio alla condizione di genere. Quali sono i vostri compiti  di donna/madre, giovane/anziana, casalinga/lavoratrice, quali le vostre aspettative premiate/negate? Quali le vostre battaglie interiori/esteriori?
Virginia Woolf ad esempio nel racconto Phyllis e Rosamond  racconta di due sorelle della società bene di inizio Novecento, ‘figlie di famiglia’, cresciute per diventare mogli, senza la possibilità di studiare e scegliere il proprio futuro (non molto diverso da quanto accadeva fino a 30/40 anni fa alle nostre mamme).
Per cui mandate le vostre storie e noi le pubblicheremo!

Cosa festeggiamo?

Come una bimba di due anni che compie i primi passi il Virginia Woolf Project sta crescendo, imparando, guardando con fiducia verso il futuro, prendendo per mano chi segue la stessa strada.
Nel pubblicare le vostre bellissime storie (di fantasia o reali, di voi o delle vostre nonne) abbiamo reso disponibili sul sito www.virginiawoolfproject.com tanto materiale di approfondimento su Virginia Woolf, figura iconica, pietra miliare nella storia delle donne (ma purtroppo non studiata in Italia, se non nelle università o nei licei linguistici) dando la possibilità di conoscerla meglio attraverso dibattiti (noi abbiamo organizzato ‘Momenti di essere – incontro con Liliana Rampello’, insieme all’Italian Virginia Wollf Society e ne abbiamo rilanciato altri organizzati in tutta Italia), studi e tesi di laurea, audiolibri, testi in lingua originale, interpretazioni teatrali, cinematografia.
Lo scorso autunno abbiamo ottenuto che nel concorso nazionale ‘Sulle vie della parità’ promosso da Toponomastica femminile ci fosse una sezione dedicata a Virginia Woolf e i risultati sono stati davvero eccezionali tanto quanto i nostri sforzi (il tempo extralavoro da dedicare al progetto è limitato).
Se prima secondo Google in Italia esistevano 9 vie, una piazza e un liceo intitolato a Woolf, grazie al concorso ora ce ne saranno 6 in più, tra cui tre percorsi dedicati in capoluoghi: Torino, Bologna, Lodi.
Ma l’apposizione di cartelli è solo il passo conclusivo, inaugurale, di un percorso che ha visto coinvolto centinaia di studenti di scuole medie, superiori e universitari, tutte tutti impegnati ad approfondire testi woolfiani e a produrre elaborati grafici, video con audio in italiano e in inglese, arricchiti da disegni e immagini. A Lodi la nuova Passeggiata Virginia Woolf, immersa nel verde (la scrittrice elaborava i suoi pensieri mentre camminava, come lei stesso ha reso noto), ad esempio avrà delle targhe con Qr code per accedere ai contenuti multimediali durante momenti ricreativi mentre a Torino la programmata intitolazione ha già  stimolato un convegno woolfiano con l’Università statale.

Il regalo? Sono le vostre storie

ll dono più gradito per il Virginia Woolf Project sono le vostre storie!

Scriveteci!

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