In ‘V per Virginia! Creare spazio dai margini’ l’Università di Bari spiega perché il pensiero di Virginia Woolf sulle questioni di genere è ancora attuale

“In questo trattato a più voci frutto frutto dell’analisi compiuta presso il Dipartimento di Ricerca e Innovazione Umanistica (ex-LeLiA) Università degli Studi di Bari ‘Aldo Moro’ (oggi Dipartimento di Ricerca e Innovazione Umanistica, ndr), si mettono in luce, a livello accademico, partendo dall’analisi di diversi scritti woolfiani, i ruoli di genere stabiliti dal patriarcato, penalizzanti per le donne e si analizzano le vie per il raggiungimento dell’emancipazione femminile, identificandole principalmente con lo studio e l’indipendenza economica. Il pensiero di Woolf emerge ancora attualissimo dai brevi saggi che formano il volume ed è valorizzato da illustrazioni creative. Le analisi e il confronto con l’attualità consentono ulteriore sviluppo di riflessione.
La Toponomastica femminile diviene in questo progetto il mezzo indicato alle nuove generazioni per raggiungere la parità e superare la differenza tra i generi, attraverso l’intitolazione a Virginia Stephen Woolf del laboratorio di lingue dell’Istituto comprensivo Balilla – Imbriani in collaborazione con il Dipartimento LELIA Università degli Studi di Bari ‘Aldo Moro’, con il fine di sensibilizzare la scolaresca sul tema della parità di genere, promuovendo riflessioni sulla visibilità delle donne negli spazi pubblici, sull’uso di un linguaggio più inclusivo e sulla promozione di percorsi educativi e didattici volti a contrastare le discriminazioni di genere”.

É questa la motivazione con cui la  giuria del concorso nazionale Sulle vie della parità VIII edizione 2020/2021, indetto dall’associazione Toponomastica femminile e di cui ha fatto parte il Virginia Woolf Project, ha attribuito, per la sezione C3 Percorsi ViWoP il 

secondo premio al progetto:

‘V per Virginia! Creare spazio dai margini.
Perch
é il pensiero di Virginia Woolf sulle questioni di genere è ancora attuale’

Università degli Studi di Bari ‘Aldo Moro’ – Dipartimento Lelia di Lettere, Lingue e Arti, Italianistica e Culture Comparate (ora Dipartimento di Ricerca e Innovazione Umanistica, ndr)
Corso di Laurea Magistrale in Lingue e Letterature Moderne

Il progetto a più voci è composto dagli approfondimenti tematici.
Ecco l’indice degli argomenti trattati:
Phyllis and Rosamond – Una questione di genere
di Sara Fischetti e Serena Mannarella
La donna e l’arte – Alla ricerca di uno spazio tutto per sé
di Elisabetta Ostuni
Abitare il margine
di Camilla Checchia
Ruoli di genere: rincorsa all’emancipazione 
di Carmen Palma e Federica De Pascale

Nel progetto è stata proposta l’intitolazione, la cui procedura è ancora in corso, a Virginia Woolf del
laboratorio di lingue dell’Istituto comprensivo Balilla – Imbriani
in collaborazione con Dipartimento di Ricerca e Innovazione Umanistica, Università degli Studi di Bari ‘Aldo Moro’

 

“A partire dai racconti Phyllis and Rosamond e A society, le studenti sono state invitate a sviluppare una riflessione sui ruoli di genere, e in particolare sulla disparità tra il genere maschile e quello femminile nel campo dell’istruzione e delle professioni – scrive l’Università degli Studi di Bari Aldo Moro nell’illustrare il progetto – . Dalla lettura dei due racconti woolfiani emerge infatti una lucida analisi della vita delle donne tra il diciannovesimo e il ventesimo secolo, confinate allo spazio del focolare domestico e con l’unico obiettivo di sposarsi, partorire e occuparsi della famiglia. La questione della condizione femminile ricorre nell’intera opera di Woolf, ma la sua discussione avrà un posto privilegiato nei saggi A room of one’s own (1929) e Three guineas (1938), in cui l’autrice reclama l’emancipazione sociale, economica e professionale delle donne. Le studenti hanno deciso dividersi in sottogruppi per lavorare alla composizione collaborativa delle varie parti del saggio. L’introduzione, dopo un breve profilo sull’autrice, illustra un primo approccio di Virginia Woolf alla rappresentazione della condizione femminile a partire dal testo Phyllis and Rosamond; nella seconda parte, si procede ad analizzare il concetto di spazio in relazione alla presenza femminile nel mondo dell’arte, seguendo la scia di Una stanza tutta per sé; nella terza parte si passa dalla nozione di spazio a quella di margine, secondo una prospettiva comparatistica che mette in relazione gli scritti di Woolf a quelli dell’attivista Bell Hooks. La quarta e ultima parte propone una riflessione sui ruoli di genere e le sue conseguenti discriminazioni, attraverso l’analisi del racconto A society e del saggio Professions for women, per passare poi a guardare come la condizione femminile è cambiata fino ad oggi, in particolare per quanto riguarda il divario di genere sociale e salariale in Italia e il sessismo nel linguaggio. Al fine di valorizzare questa riflessione sul rapporto tra le donne e lo spazio come luogo di espressione libera della propria identità, di creatività e di riflessione, il saggio è stato integrato con delle fotografie realizzate da Elisabetta Ostuni e Giulia Laddago, e dall’illustrazione originale posta in copertina, realizzata da Marianna Moschetta.

“Promuovere la figura di Woolf”

“Le studenti – scrive l’Università (i referenti sono Pierpaolo Martino, docente di Letteratura Inglese, con la collaborazione di Maria Giulia Laddago), che ha realizzatto il progetto tra gennaio ed aprile 2021 – si sono dimostrate propositive e entusiaste e hanno portato avanti il lavoro in maniera autonoma e responsabile. Inoltre hanno manifestato l’intenzione di portare avanti questo tipo di riflessioni nell’ambito di eventi organizzati nel contesto universitario o dell’associazionismo al fine di promuovere la figura di Virginia Woolf in quanto scrittrice il cui contributo non si limita al patrimonio letterario mondiale, ma si estende anche alla storia delle donne e della lotta per l’emancipazione.
In un momento storico in cui il mondo della cultura e dell’istruzione sono messi a dura prova dalla crisi economica e sanitaria (emergenza Covid 19, ndr), crediamo che sia importante coinvolgere le/gli studenti e creare un dialogo tra cittadinanza, mondo scolastico e universitario, generando nuove conversazioni sui temi quanto mai urgenti e attuali dell’inclusione e della parità di genere“.

La proposta di intitolazione a Virginia Stephen Woolf

“L’Istituto Comprensivo Balilla – Imbriani (Bari) ha manifestato interesse a prendere parte all’iniziativa, accettando di intitolare uno spazio interno alla scuola (molto probabilmente il laboratorio di lingue) a Virginia Stephen Woolf” è scritto nel progetto dell’Università.

Di seguito pubblichamo i quattro testi di approfondimento che, coralmente, hanno partecipato al concorso col progetto corale
‘V per Virginia! Creare spazio dai margini.
Perch
é il pensiero di Virginia Woolf sulle questioni di genere è ancora attuale’

 

Phyllis and Rosamond – Una questione di genere

di Sara Fischetti e Serena Mannarella

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La donna e l’arte – Alla ricerca di uno spazio tutto per sé
di Elisabetta Ostuni

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Abitare il margine
di Camilla Checchia

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Ruoli di genere: rincorsa all’emancipazione 

di Carmen Palma e Federica De Pascale

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