Per LottoMarzo, l’emancipazione femminile attraverso i secoli nella figura della ‘flaneuse’ raccontata da Valentina Borla in “Una passeggiata con Virginia Woolf”

Virginia Woolf è il punto di svolta nella linea temporale che segna l’emancipazione femminile: le donne diventano libere di passeggiare per la strade delle città.
Per #LottoMarzo, in occasione della Giornata internazionale della donna dell’8 marzo 2022, la docente Valentina Borla in “Una passeggiata con Virginia Woolf” ci fa conoscere l’evoluzione della ‘passeggiata’ femminile: se fino a inizio Novecento il termine passeggiatrice (street walker) era sinonimo di una donna di facili costumi o prostituta (l’eco è ancora profonda nella nostra cultura), sono proprio le figure femminili tratteggiate da Virginia Stephen Woolf a marcare il confine della libertà: la donna, dopo aver simbolicamente ucciso l’angelo del focolare, esce di casa da sola, senza bisogno di accompagnatori maschili, e vaga per la città inseguendo i propri pensieri.
La figura della flaneuse, si affaccia timidamente con Katherine e Mary in Night and day (Notte e giorno) e prende piena consapevolezza in Mrs Dalloway (La signora Dalloway), per poi diventare, tra realtà e fantasia, attraverso 4 secoli, Orlando, il personaggio dell’omonimo romanzo che nasce uomo e poi si evolve diventando donna.
Valentina Borla spiega anche l’importanza del legame che esiste tra la toponomastica e l’emancipazione delle donne: sono 7 su 100 in Italia le strade intitolate al genere femminile. Un gap che va colmato dando alle nuove generazioni degli esempi di figure di riferimento in cui identificarsi.

Virginia Woolf e l’ 8 marzo: donne libere di passeggiare

Proprio il Virginia Woolf Project, grazie alla collaborazione con Toponomastica femminile, ha promosso l’intitolazione di 6 nuovi spazi pubblici a Virginia Stephen Woolf andando in parte a coprire una mancanza.

Se prima, secondo i dati Google, in Italia i luoghi intitolati a Woolf erano 10, dopo la sezione del concorso ‘Sulle vie della parità’ ed 2020-21 con una sezione dedicata alla scrittrice britannica, sono aumentati. Tra le nuove intitolazioni figura già quelle di Lodi (novembre 2021), Bologna (25 gennaio 2022, in occasione dei 140 anni della nascita di Virginia) e, prossimamente, quella di Torino, proprio con una ‘passeggiata’. E con un ricco programma di eventi realizzato dall’Università di Torino in collaborazione con, tra gli altri, Toponomastica femminile, Se non ora quando? Snoq Torino e il Virginia Woolf Project.


Valentina Borla, 27anni, di Torino, è laureata nel corso di laurea magistrale in Culture Moderne Comparate all’Università degli Studi di Torino con la tesi in letteratura inglese “Virginia Woolf: a street of one’s own” . Attualmente lavora come docente di lettere nella scuola secondaria e frequenta il Master MITAL2 Didattica dell’italiano per stranieri. Appassionata di viaggi, di letteratura, arte e fotografia, nel tempo libero scrive racconti e poesie. Il suo blog è scrivosoloquandopiove.wordpress.com


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